Spesso abbiamo lo stomaco gonfio, percepiamo un senso di pesantezza e sentiamo che la digestione è lenta.
Da che cosa derivano questi malesseri?
Dal microbiota gastrico non in equilibrio, in assenza di patologie specifiche.
Che cos’è il microbiota gastrico?
Si parla di microbiota gastrico solo da 1983 quando gli scienziati scoprirono la presenza dell’Helicobacter Pylori e si resero conto che i batteri popolavano anche il nostro stomaco, cioè lo stomaco non era un ambiente sterile come tutti credevano fino a quel momento!
Bisogna ricordare che per microbiota si intende l’insieme dei microrganismi che popolano un determinato ambiente, in un determinato tempo.
Quindi, per microbiota gastrico si intende la popolazione presente nello stomaco ed è costituito da diverse specie di batteri. La quantità e la qualità di questi batteri, cioè la loro inter-variabilità è influenzata dalle nostre intrinseche caratteristiche, cioè dalla nostra costituzione e, da fattori esterni come alimentazione, stress sia fisico che emotivo. Di base esistono alcune popolazioni batteriche dello stomaco. Si è riscontrato che nei vegetariani si sviluppa maggiormente un certo tipo e nei carnivori altri tipi.
Il ruolo del microbiota gastrico
Da quanto finora esposto, risulta fondamentale il mantenimento dell’equilibrio del microbiota locale (eubiosi) e di una certa acidità (pH circa 1,5) per indurre l’attivazione di particolari enzimi gastrici come la pepsina e il rilascio di sostanze acide: acido cloridrico.
Gli scienziati hanno scoperto che l’acidità dello stomaco oltre ad essere coinvolta nella scissione dei cibi, è coinvolta anche nel mantenimento dell’equilibrio della flora batterica gastrica e, indirettamente, di quella intestinale.
L’Ayurveda dice
Lo stomaco, secondo l’Ayurveda è la sede principale di Kapha costituito dagli elementi Terra e Acqua. Ricordando che in tutti gli organi sono sempre presenti tutti e tre i Dosha in percentuale variabile, anche nello stomaco troviamo le componenti Pitta (Fuoco e Acqua), Vata (Aria e Etere) oltre a Agni (fuoco digestivo/enzimi).
Quindi, comprendiamo che l’acido cloridrico dello stomaco è controllato dal Pitta, mentre il microbiota gastrico è coadiuvante di Agni.
Se il microbiota è a livelli minimi di presenza anche Agni sarà a livelli bassi. Da questo deriverà la digestione lenta, il gonfiore e il senso di pesantezza.
Rimedi naturali ayurvedici
Uno specifico rimedio naturale ayurvedico è la Murtea Virya® che favorisce lo sviluppo equilibrato della popolazione microbica gastrica.
Le bacche di mirto selvatico sardo di Murtea Virya® pacificano lo scompenso delle secrezioni acide grazie al loro sapore astringente e questo favorisce l’eubiosi dei batteri gastrici. Le altre erbe presenti nella formulazione come pepe lungo, cren, sedano selvatico stimolano Agni coadiuvando l’attività enzimatica, mentre fieno greco, altea e gramigna sostengono l’aspetto protettivo del muco gastrico. Il mirto tonifica la parete muscolare dello stomaco e le sue contrazioni di mescolamento, in questo modo contribuisce alla triturazione delle strutture fibrose dei cibi. Le sostanze sono così esposte all’azione acido-enzimatica che le predispone all’assorbimento migliorando la nutrizione.
Tutto ciò è particolarmente utile nei bambini che mangiano in fretta e negli anziani che masticano poco il cibo. In queste fasce di età è più probabile un’alterazione alcalina dell’ambiente gastrico che predispone a disturbi sia digestivi che dell’apparato respiratorio (asma, bronchite).
Anche nell’età media sottoposta a stress Murtea Virya® permette di evitare gli spasmi gastrici.
Basta un cucchiaino prima dei pasti per preparare al meglio lo stomaco a svolgere le sue importanti funzioni digestive.