Il microbioma, insieme al microbiota, è il compagno di vita che incontriamo alla nascita e ci accompagnerà fino alla fine della nostra vita.
Il suo compito è quello di mantenere e difendere il nostro stato di salute.
Microbiata e Microbioma
Spesso sono usati come sinonimi, in realtà Microbiota e Microbioma sono due termini distinti, con una specifica differenza di significato:
- Microbiota è una popolazione di microrganismi che colonizza un determinato luogo, in questo caso l’intestino.
- Microbioma indica invece la totalità del patrimonio genetico posseduta dal microbiota, cioè i geni dei microrganismi.
Oggigiorno gli esperti considerano il Microbiota un vero e proprio “nuovo” organo e se ne stanno interessando solo da una ventina d’anni con l’avvento dello sviluppo dell’analisi metagenomica. Questo tipo di analisi consiste nello studio del sequenziamento del genoma dei microrganismi di uno stesso ambiente, effettuata nel loro habitat naturale, in questo caso l’habitat intestinale.
Grazie alle analisi del DNA, i ricercatori hanno scoperto che il Microbiota possiede un patrimonio genetico 100 volte maggiore rispetto alla somma del DNA di tutte le nostre cellule e hanno individuato una fitta trama di interazioni tra batteri e organismi pluricellulari.
Siamo solo agli inizi di questa ricerca, ma sono già apparse le molteplici funzioni del Microbioma:
- modella il sistema di difesa immunitario e lo controlla;
- assicura un corretto metabolismo dei cibi e la produzione di vitamine;
- potrebbe funzionare anche come organo endocrino capace di produrre ormoni.
Per avere una buona funzionalità il Microbioma deve possedere una sua biodiversità. Quanto più sono numerose le specie presenti di microbi tanto più il Microbioma influirà positivamente sulla nostra salute.
Quando il Microbiota smette di svolgere tutte le sue funzioni in simbiosi con il nostro corpo, diventa il responsabile della sua distruzione, quindi compaiono le malattie.
Secondo l’Ayurveda
Nell’intestino vi sono la sede principale del Pitta (Fuoco) e Vata (Aria), rispettivamente nel duodeno e nel colon.
Anche il Kapha (Acqua) compare nell’intestino e si identifica con le secrezioni bilio-pancreatiche che trasformano l’ambiente acido del duodeno in quello alcalino dell’intestino tenue.
L’Ayurveda dice che per mantenere la salute bisogna che Pitta, Kapha e Vata Dosha siano dominanti nelle loro sedi: duodeno-tenue-colon.
Per far questo agisce tramite:
- Alimentazione
- Stili di vita
- Rimedi naturali
Se i 3 Dosha sono in eccesso nelle loro sedi o si espandono al di fuori delle stesse, invadendo quelle degli altri Dosha, noi ci ammaliamo.
Questa alterazione dell’ambiente intestinale causa una modifica del nostro microbiota con una conseguente alterazione del microbioma, cioè dell’informazione genetica intestinale che va a disturbare il complesso delle nostre reazioni metaboliche.
Ricordando che il Pitta regola le secrezioni ormonali e gli enzimi digestivi, il Kapha controlla i liquidi e il sistema immunitario, il Vata gestisce il sistema nervoso, circolatorio, lo scheletro, l’assorbimento dei nutrienti, la loro alterazione si manifesta con una malattia: diabete, tiroidite, sindrome metabolica, cisti, tumori, artrite reumatoide, sindromi neurologiche, osteoporosi, ecc.
Rimedi Naturali Ayurvedici
Per mantenere la biodiversità del nostro Microbiota e conservare il nostro Microbioma efficiente, ti consiglierei le compresse:
- Amavata Virya® aventi le proprietà di aprire i “canali” sia fisici che energetici dell’intestino favorendo, in questo modo, una corretta comunicazione tra i 3 Dosha che promuove il nostro stato di benessere;
- Grahah Virya® che creano un ambiente idoneo allo sviluppo del tuo personale Microbiota;
- Gam Virya® che armonizzano il movimento non solo peristaltico, ma anche quello del singolo microbo e sostengono la corretta replicazione della sequenzia del genoma dei microrganismi.