L’autunno è una splendida stagione con i suoi colori smaglianti dalle varie tonalità calde di giallo e rosso.
E’ la stagione di passaggio tra l’estate e l’inverno, tra il caldo e il freddo.
E’ un periodo di cambiamento sia a livello della Natura in quanto le piante e molti animali si preparano al letargo, sia per il nostro corpo e la nostra mente che devono adattarsi alla nuova situazione esterna.
E’ strano constatare che proprio il nostro corpo-mente avverta questi mutamenti stagionali nonostante lo scollamento che abbiamo dai ritmi naturali per l’urbanizzazione che viviamo, per l’artificiosità della nostra vita contemporanea.
E’ rimasta in noi questa sensibilità, questo percepire il cambio di stagione, questo adattamento che il nostro corpo-mente deve affrontare per sostenere successivamente il freddo dell’inverno.
Anche se non sono presenti studi scientifici che giustificano le situazioni di disagio esclusivamente dovute alla variazione climatica, senza essere necessariamente dei metereopati, constatiamo che il nostro psico-soma è sensibile al clima.
Secondo l’Ayurveda
Secondo l’Ayurveda nella prima fase dell’autunno prevale ancora il calore accumulato durante l’estate che aggrava il Pitta Dosha, Campo Energetico collegato con l’elemento Fuoco che presiede alla digestione, alla formazione del sangue e delle sintesi ormonali.
Nella seconda fase autunnale prevale il Vata Dosha, Campo Energetico collegato con l’elemento Aria che presiede a tutto ciò che è movimento, al Sistema Nervoso e alla distribuzione del nutrimento. Il cambiamento climatico, dal caldo al freddo, stimola il movimento inverso del Vata dal basso verso l’alto. Normalmente, e in una condizione di stabilità climatica, il Vata va dall’alto verso il basso, la sua naturale direzione di stimolo equilibrato.
Quindi, constatiamo che vengono indotte delle variazioni e dei cambiamenti di base ai nostri ritmi vitali indipendentemente dall’alterazione dovuta alla vita in città e apparentemente scollegata dai ritmi della Natura.
Anche la ricerca scientifica, come sostiene l’Ayurveda da millenni, conferma che l’irraggiamento solare condiziona le secrezioni di ormoni e di neurotrasmettitori come la melatonina e serotonina che incidono sul ritmo sonno-veglia e sull’umore. Afferma inoltre che alcune aree del Sistema Nervoso Centrale, come dice l’Ayurveda, sono sensibili ai mutamenti della temperatura oltre all’umidità e ai campi magnetici, per cui oltre alle variazioni umorali dette “seasonal affective disorder” possiamo avere problemi di insonnia, affaticabilità, dolori reumatici e disturbi digestivi.
Tutte queste sono variazioni di Pitta-Vata Dosha descritte negli antichi testi indiani.
Restringiamo la nostra attenzione parlando dell’acidità di stomaco come problematica autunnale.
Acidità di stomaco-Amlapitta
Secondo l’Ayurveda, la sede principale del Pitta è il duodeno, il primo tratto dell’intestino dopo lo stomaco.
Se è presente un notevole accumulo di calore, che sbilancia ulteriormente il Pitta, il Vata lo porta verso l’alto, cioè nello stomaco, surriscaldandolo. Questo comporta un aumento abnorme delle secrezioni gastriche acide che provocano bruciori e acidità di stomaco chiamate Amlapitta in Ayurveda.
E’ logico perciò, prima di tutto rinfrescare il duodeno, mantenendolo nelle sue condizioni ottimali e proteggere lo stomaco usando alimenti e piante officinali idonee.
Prendersi cura
Il dolore bruciante è il migliore stimolo per prenderci finalmente in considerazione e curarci. E’ come porsi davanti ad uno specchio che rimanda l’immagine infuocata di sé, che non ci piace e ci spinge a cambiare.
Ti propongo un semplice programma per prevenire o calmare i disturbi dell’acidità, costituito da quattro prodotti completamente naturali idonei anche ai vegani che lavorano sinergicamente fra di loro.
Tejas Virya®, compresse, agisce sul calore del Pitta Dosha composto dagli elementi Fuoco (Tejas) e, in parte minore, Acqua (Jala), la cui diffusione in eccesso nel corpo, può portare ad alterazioni del metabolismo con cambiamenti dello stato di equilibrio energetico dell’organismo. Lo scopo del preparato è di evitare che tale eccesso porti alla disfunzione della digestione proprio nel suo luogo principale: il duodeno. In caso di eccesso di acidità o di lesioni alla mucosa gastro-duodenale, la qualità rinfrescante delle radici di Gramigna, Asparago, Altea e Bardana di Tejas Virya® spengono l’eccesso di calore del Pitta Dosha, promuovono la guarigione delle ulcerazioni e lo riconducono verso il basso lungo il tratto intestinale, favorendone l’eliminazione per la via naturale del colon. Il sapore amaro di Bardana, Assenzio, Cardo santo e Borsa del Pastore ha una blanda azione lassativa, il potere di rinfrescare e ridurre l’acidità duodenale.
Jaranam Virya®, decotto concentrato già pronto, ha azione stomachica, protegge lo stomaco e ne facilita il compito di iniziare la digestione del cibo eliminando la dispepsia acida. Le qualità delle piante utilizzate nel preparato incrementano il naturale stimolo alla secrezione peptica acida dello stomaco, delle secrezioni digestive del duodeno e sostengono la piena utilizzazione degli alimenti e la loro trasformazione in nutrimento per i tessuti. I principi carminativi e stomachici avviano il processo digestivo ed evitano la formazione di gas in eccesso, eliminando il senso di tensione e gonfiore allo stomaco e l’eruttazione. Le sostanze amare schiudono i canali della bile, favorendo il tamponamento dell’acidità del chimo e la digestione dei grassi necessari al corpo per nutrire il Vata. L’amaro ha anche un’azione rinfrescante sul Pitta Dosha, allevia il bruciore gastrico. In caso di gastrite, lo stato infiammatorio favorisce lo sviluppo dell’Helicobacter pilori che spesso si associa ad alterazioni anatomiche quali l’ernia jatale. In queste situazioni il Jaranam Virya® allevia i sintomi e ricrea l’ambiente normale che è sfavorevole alla replicazione del batterio e porta a guarigione e ricostruzione della mucosa. Nei casi di gastrite cronica con mucosa atrofica e conseguente achilia gastrica, il preparato aiuta a ristabilire la normale secrezione mucipara protettiva della mucosa con ripristino delle funzioni secretive naturali.
Rikhiya Virya®, compresse, è composto da Amalaki o Phyllanthus emblica frutto. La polpa di questo frutto è una miscela di sapori che determina le sue qualità uniche permettendogli un’azione a vari livelli della fisiologia. La ricerca scientifica ha evidenziato che contiene due molecole specifiche Emblicanina A e B che sono responsabili dell’azione antiossidante precedentemente ascritta ad altre sostanze. Altri tannini in essa contenuti potenziano l’effetto di ripristino metabolico che si rivela
particolarmente prezioso per le funzioni controllate dal Pitta Dosha.
Digesh-Pitta Samya Virya®, tisana, rafforza l’equilibrio del Pitta Dosha, coadiuva le funzioni digestive disturbate da un eccesso di fuoco.
La freschezza dei petali di Rosa, delle foglie di Verbena e Malva, delle radici di Bardana e Asparago calma l’eccesso di calore e dona refrigerio. L’effetto di purificazione dei frutti di Cumino, Coriandolo e Finocchio acquieta il Pitta alterato localmente e stimola positivamente la nostra capacità digestiva.
Le foglie di Origano e Melissa eliminano l’eccesso di secrezione acida e muco dovuto all’eccessiva fermentazione.