Alla fine dovremo ringraziare il Covid-19! I recenti eventi ci hanno infatti costretti a rivedere il nostro stile di vita.
A seguito dei decreti legislativi che ci hanno costretti a restare chiusi a lungo nelle nostre case, senza poter andare a scuola, a lavorare, a viaggiare, a fare la spesa liberamente, le nostre abitudini sono state stravolte, mettendo in luce quanto queste abitudini siano in realtà fragili e a volte vuote.
E da ultimo ci ha costretti a star soli con noi stessi. Non abbiamo mai avuto tempo per farlo e all’improvviso abbiamo scoperto… di non conoscerci!
Di non essere abituati a relazionarci con noi stessi.
Prima che scoppiasse l’epidemia siamo sempre stati abituati a essere liberi di fare quello che volevamo, pretendendo solo diritti senza dover ottemperare a dei doveri, senza neppure approfondire perché desideravamo quella tal cosa se non rispondendoci con un banale “mi piace”.
Ma da quando ci è stata tolta per più di un mese la possibilità di muoverci liberamente dalle nostre case, è diventato più chiaro come i nostri desideri nascondessero le nostre paure, le nostre angosce. In assenza di queste rassicurazioni chimeriche, abbiamo rischiato di arrenderci alla solitudine e alla depressione.
La situazione che ci siamo trovati a vivere rappresenta anche un’occasione per fare una rivoluzione dentro di noi e scoprire la bella persona che siamo e tutte le nostre abilità nascoste.
Anche ora che possiamo di nuovo uscire, non perdiamo l’opportunità di rivalorizzare la nostra persona, rimboccarci le maniche per farla emergere, prendere finalmente le redini della nostra vita e non lasciarla più in balia delle mode.
Se riusciamo a riprendere con rettitudine le redini della nostra vita, saremo in grado di compiere delle scelte propositive che avranno una ricaduta concreta e positiva sulla famiglia, sulla società e sull’ambiente in cui viviamo.
Non possiamo più delegare ad altri le nostre responsabilità o farci soffocare dalle nostre paure che, per la maggior parte dei casi, riconosciamo che nascono da falsi modelli creati dalla pubblicità, dalla moda, basati sul consumismo e i profitti che questi procurano ad altri.
Da dove partire?
Quando incontriamo per la prima volta una persona che non conosciamo, la prima cosa che facciamo è cercare di scoprire i suoi interessi, le sue abilità, per iniziare a tessere una relazione con lei.
Questa stessa modalità la dobbiamo adottare con noi stessi. Se ci sentiamo bloccati, quello che possiamo fare è riflettere a cosa abbiamo fatto quando abbiamo incontrato la prima volta la nostra cara amica o il nostro ragazzo o quando abbiamo ricevuto un complimento e a quel punto… Prova a comportarti nello stesso modo con te stessa o te stesso: libera il tuo pensiero, le tue emozioni, guardandole come se fossero proiettate su uno schermo cinematografico.
All’inizio vedrai una grande varietà di memorie, ma continuando a riflettere senza reprimere le tue idee vedrai che ti accorgerai di qualcosa di interessante che nasce in te. Quel qualcosa di interessante inizia a coltivarlo, a svilupparlo e scoprirai non solo una nuova abilità, ma scoprirai anche che hai fiducia in quello che pensi e in quello che fai!
Questa è la reale rivoluzione creativa e costruttiva!
Aiuti nel cammino
Secondo l’Ayurveda siamo costituiti da un corpo fisico-mentale-spirituale.
È nostro compito prenderci cura di tutti e 3 questi aspetti, in particolare quello spirituale, il più trascurato dalla nostra società al punto da essere spesso misconosciuto anche da noi stessi.
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Corpo fisico
Prima di tutto bisogna rispettare il corpo fisico, “carrozzeria e motore” della nostra persona. Il modo in cui possiamo prendercene cura è praticando esercizi fisici e controllando l’alimentazione.
Abbiamo poco spazio? Lo creiamo spostando tavoli e poltrone presenti nella stanza. Bastano 4 mq per iniziare ad attivare tutti i nostri muscoli.
Mantenendo il corpo tonico e attivo favoriamo la salute, muoviamo le tossine espellendole, doniamo energia positiva non solo a muscoli e circolazione sanguigna, ma anche alle nostre emozioni. Questo ci aiuterà molto quando potremo di nuovo uscire di casa per non subirne dei contraccolpi negativi.
Se siamo fortunati ad avere il maestro di yoga, riprendiamo i suoi insegnamenti, le sue sequenze di asana e pratichiamole mettendo ancor più attenzione e precisione nel compierle.
Se invece non abbiamo praticato prima alcuna attività fisica, possiamo seguire i programmi di stretching o ginnastica dolce presenti in internet.
Se abbiamo difficoltà a seguirle, un ottimo esercizio è fare le scale. Quindi se siamo in un condominio, ad esempio, possiamo andare su e giù per le scale più volte oppure se abbiamo uno spazio condominiale attorno alla casa, camminiamo lungo il perimetro del palazzo più volte.
Se lasciamo libera la nostra fantasia, troveremo tante altre belle soluzioni per attivare tutti i muscoli del nostro corpo.
Se non abbiamo l’energia e siamo invasi dalla voglia di far nulla, alcune piante possono aiutarci a sbloccare la situazione e a farci rinascere. Un preparato in compresse è il Shatavari Virya®, a base di Asparagus racemosus oppure la miscela di erbe in polvere Dvidashamula Virya® da assumere sottoforma di bevanda dopo aver bollire 1 cucchiaino di polvere in mezzo litro di acqua per 15 minuti a fuoco moderato.
Possiamo attivare tutto l’organismo con un automassaggio stendendo l’olio Jitaphala Virya® su tutto il corpo partendo dal centro (addome) verso la periferia (mani e piedi). In seguito possiamo rilassare le nostre tensioni e paure con un bagno o doccia calda.
Anche l’alimentazione ha un ruolo importante per mantenerci in salute. Manteniamo l’orario dei 3 pasti: colazione, pranzo, cena e non abbuffiamoci.
Mangiamo cibi cotti con molti aromi e spezie (escluso il peperoncino) per facilitare la loro digeribilità, cucinati di fresco, ora abbiamo il tempo per farlo, favorendo le verdure di stagione. Possiamo prendere spunto dalle ricette Virya®.
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Corpo mentale
Relazionare il nostro pensiero con quello di altri fa crescere la nostra persona. Sfruttiamo queste settimane di fermo per coltivare la nostra mente con letture e studio di libri, approfondendo gli argomenti che ci interessano. Oppure possiamo migliorare la nostra formazione professionale con corsi online in modo da crescere e presentarci ancor più efficienti sul mondo del lavoro.
O ancora possiamo cercare testi o filmati che possono aiutarci a risolvere le nostre paure, che ci parlano di come affrontare il ciclo della nostra vita e morte. Questa è la principale paura che sta emergendo in noi, in quanto in questa vecchia società consumistica siamo portati a non pensare mai alla nostra morte per vivere meglio e serenamente la nostra vita. In questo campo le filosofie dell’estremo oriente potrebbero aiutarci a vedere la vita e la morte in modo diverso.
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Corpo spirituale
Spesso ci dimentichiamo di avere un corpo spirituale, poiché l’educazione occidentale tende a trascurarlo, ma se pensiamo con onestà e lealtà a come prendiamo delle decisioni nella nostra vita, scopriamo che spesso seguiamo il “saggio” che è in noi, che ci dice quello che è più opportuno compiere in un determinato momento per la crescita della nostra persona. Quel “saggio” è l’inizio della manifestazione dell’entità spirituale che ci costituisce.
Sarebbe sciocco perdere l’occasione di conoscerlo meglio. Siamo noi stessi nel lato più profondo e affascinante. Perché non indagarlo, non coltivarlo?
Se ci interessiamo a “lui” abbiamo molte probabilità di sgretolare le nostre paure, quelle che nascondono il fascino che ci contraddistingue e che possiamo irradiare.
Fidiamoci di “lui” e se abbiamo la fortuna di aver incontrato un maestro di vita, seguiamo i suoi insegnamenti per accelerare la conoscenza del nostro “saggio”, quindi di noi stessi.
Non c’è nulla da perdere, si può solo migliorare.